Politica - 27 aprile 2021, 09:23

Coalizione di centrosinistra, Boldetti: «L'armata Brancalimberti tenuta insieme dal desiderio di occupare poltrone»

Il consigliere della lista Orrigoni riflette sulle diverse anime che la coalizione di centrosinistra vuole tenere unite: «La politica parte da una visione e condivisione di idee e progetti, non dall’obiettivo di vincere ad ogni costo»

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione del consigliere comunale Luca Boldetti sulla coalizione di centrosinistra che sosterrà, alle elezioni del prossimo autunno, il sindaco uscente Galimberti (leggi QUI).

Senza dare alcun tipo di giudizio sulle diverse idee e posizioni, vorrei far presente alcune incongruenze che saltano subito all’occhio. Come si coniugano, all’interno della nuova coalizione, le politiche di consumo di suolo portate avanti in questi cinque anni dalla maggioranza guidata dal PD, con il desiderio di maggior verde e lotta alla cementificazione che storicamente appartiene ai Verdi ed ai 5Stelle?

Come gestiranno lo spinoso e centrale tema delle scuole paritarie, già oggetto di grandi dibattiti in questa consiliatura, che vede contrapporsi il pensiero portato avanti da Italia Viva con quello della parte più a sinistra (e, ahimè, maggioritaria) all’interno della coalizione?

Come si coniugano il pragmatismo della lista “Varese praticittà” con l’attività fatta in Consiglio comunale dalla maggior parte degli esponenti di PD e Progetto Concittadino, ossia la presentazione di mozioni solo per parlare di Salvini, Pillon, DDL Zan, Patrick Zaki e antifascismo, senza una sola proposta per Varese e i varesini?

Come mettere d’accordo l’area liberale e sussidiaria della coalizione in tema di sostegno alle attività economiche, al turismo e al Terzo settore, con l’area più centralista?

Questi sono solo alcuni temi che mi lasciano perplesso nel vedere nascere questa “Armata Brancalimberti”, forse tenuta insieme più dal desiderio di occupare qualche poltrona e dall’avversione nei confronti della Lega che da altro. Anche se, va detto, il metodo accentratore e assolutista di Galimberti potrebbe rendere superflua ogni veduta differente dalla sua.

Per me, però, la politica parte da una visione e condivisione di idee e progetti, dall’ascolto e dal dialogo, non dall’obiettivo di vincere ad ogni costo. Infine, un’ultima battuta sul luogo scelto per presentare la nuova coalizione: piazza Repubblica, un progetto presentato e finanziato dalla Giunta Fontana che Galimberti si è abilmente accaparrato (come il multipiano di via Sempione, l’illuminazione a led, la nuova Esselunga ecc.) solo perché i lavori sono partiti durante il suo mandato (allora largo Flaiano sarà merito della prossima amministrazione?!).

Forse sarebbe stato più coerente presentare la sua squadra in un luogo dove il progetto è stato presentato dalla sua amministrazione. Ad esempio San Fermo, anche se il progetto è arrivato ultimo in graduatoria e non verrà finanziato. A dimostrazione che quando c’è una valutazione meritocratica e non soldi a pioggia, non c’è trippa per Galimberti.

Redazione


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