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Territorio | 25 aprile 2021, 07:10

25 APRILE. «Revochiamo la cittadinanza onoraria di Angera a Benito Mussolini»

La proposta è del gruppo di minoranza "Allea": «Celebriamo il 25 aprile togliendo la cittadinanza al duce e dandola ad Antonio Greppi. Il capogruppo Manica: «Non si tratta di riscrivere la storia, ma di restituire giustizia al nome del nostro paese e ai caduti per mano fascista»

25 APRILE. «Revochiamo la cittadinanza onoraria di Angera a Benito Mussolini»

Revocare la cittadinanza onoraria che la città di Angera attribuì a Benito Mussolini nel 1924 e attribuire la massima onorificenza cittadina ad Antonio Greppi, angerese di nascita e primo sindaco di Milano dopo la Liberazione. 

E' la proposta, avanzata proprio in occasione del 25 aprile, dal gruppo di minoranza "Allea - l'Angera che serve" al sindaco e a tutto il consiglio comunale della città affacciata sul lago Maggiore. «La lista Allea - si legge in una nota del gruppo - vuole festeggiare il 25 aprile applicando il regolamento sulla cittadinanza onoraria approvato l’anno scorso in consiglio comunale revocando la cittadinanza onoraria a Mussolini. La cittadinanza fu infatti data al duce il 18 maggio 1924, come riportato dal libro “Angera 1900-1926” dell’angerese Luciano Besozzi, recentemente scomparso, ed edito dall’associazione Partegora».

«Crediamo che la nostra città - continua la nota della minoranza - non possa accettare di avere il nome di Mussolini fra i cittadini onorari, ma che anzi si possa revocare tale titolo “per gravi motivi” come recita il regolamento approvato poco meno di un anno fa. Tale iniziativa vuole rilanciare anche la richiesta di inserire Antonio Greppi nell’albo dei cittadini onorari. Tale iniziativa era stata intrapresa il 31 agosto 2020 ed accolta a parole dalla maggioranza, ma mai portata in consiglio comunale».

«La liberazione dal nazifascismo è la festa di tutti gli italiani - dichiara il capogruppo di Allea Milo Manica - anche noi di Allea vogliamo celebrarla e quest’anno lo facciamo chiedendo di eliminare il nome di Benito Mussolini dai cittadini onorari della nostra città. Non si tratta di riscrivere la storia, ma di restituire giustizia al nome del nostro paese e ai caduti per mano fascista. Sia l’inizio di un percorso intrapreso contro i gesti di odio e prevaricazione presenti anche nel nostro tempo».

«Scoprire che il 18 maggio 1924 veniva assegnata la cittadinanza onoraria al duce, in pieno ventennio fascista, non sorprende più di tanto. È storia - sottolineano i tre consiglieri di Allea Milo Manica, Giacomo Baranzini e Marcella Androni - ma oggi, dopo 75 anni di Liberazione, possiamo ammettere che ciò sia stato un errore e scrivere un’altra pagina di storia. Una pagina in cui si lancia un segnale contro tutti i gesti di odio e di prevaricazione che anche nel nostro tempo sono presenti. Una pagina in cui si possa dire alle nuove generazioni che sì, ci sono stati momenti bui della nostra storia, ma che da quei momenti bui si può uscire e tutti insieme andare verso un futuro di democrazia e libertà. E l’insegnamento più grande lo si fa con l’esempio, con la testimonianza».

«Possiamo testimoniare di chiedere scusa alla Città di Angera per aver lasciato per quasi un secolo la cittadinanza alla persona di Benito Mussolini, che ha portato odio, ingiustizia e violenza. E che non merita di avere la cittadinanza onoraria della nostra Città. Per questi motivi, riteniamo che Angera non possa accettare di annoverare fra i suoi cittadini onorari Benito Mussolini e ne chiediamo la revoca dall’albo» concludono Manica, Baranzini e Androni.

 

M. Fon.

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