Nel 700esimo anno dalla morte di Dante, anche Busto Arsizio celebra il Dantedì con una serie di eventi (leggi qui).
Questa mattina, per sottolineare la ricorrenza, sul cartello che indica la via intitolata al sommo poeta è stata posizionata una corona d’alloro, su indicazione del sindaco Emanuele Antonelli.
«Spero che passando di lì qualcuno si chieda il perché di quella corona e vada magari a rileggere i passi più significativi della Commedia – afferma Antonelli –. Potrebbe essere l’occasione per rispolverare i ricordi scolastici, o anche solo il momento per riflettere sull’attualità del messaggio del poeta. Dante affronta le difficoltà di un lungo e tormentato viaggio attraverso l’Inferno e il Purgatorio, con compassione mette in evidenza le debolezze e le fragilità dell’umanità, ma ci dice anche che per l’uomo consapevole di sé e fornito di ragione, è possibile non solo uscire dall’abisso “a riveder le stelle”, ma anche arrivare al Paradiso per abbracciare l’“Amore che move il sole e l’altre stelle”».
Guardando al presente, «anche noi stiamo attraversando l'inferno della pandemia – prosegue il sindaco – ma dobbiamo avere fiducia, riusciremo a uscirne. Dante ci invita quindi a non abbandonare la speranza, ad andare avanti, a lottare per arrivare alla meta. Ognuno sa qual è la sua».
Redazione