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| 05 marzo 2021, 15:56

Anche i 5 Stelle chiedono le dimissioni di Antonelli. «Pronti a presentare una mozione di sfiducia»

I consiglieri Claudia Cerini e Luigi Genoni ce l’hanno con la maggioranza, che non ha preso le distanze dopo le intercettazioni pubblicate dal Corriere, ma anche col Pd: «Oggi vuole le dimissioni del sindaco, ma in passato non ci ha seguito in questa richiesta»

Anche i 5 Stelle chiedono le dimissioni di Antonelli. «Pronti a presentare una mozione di sfiducia»

Il Movimento 5 Stelle torna a chiedere le dimissioni del sindaco Emanuele Antonelli. Dopo la pubblicazione sul Corriere della Sera di un’intercettazione di una telefonata tra il primo cittadino e Nino Caianiello (nella quale – si afferma – «il sindaco dichiara di aver fatto tutto per ostacolare la rotonda» della Coop), ieri il candidato sindaco del Pd e il segretario del partito Paolo Pedotti hanno chiesto ad Antonelli di fare un passo indietro (leggi qui).

Oggi anche i consiglieri comunali dei 5 Stelle, Claudia Cerini e Luigi Genoni, fanno altrettanto. Di più: si dicono pronti a portare una mozione di sfiducia in Consiglio comunale. Per farlo, però, hanno bisogno che altre forze politiche li seguano. La mozione di sfiducia, infatti, può arrivare in assise solo se sottoscritta dai due quinti dei consiglieri. Dieci eletti, in sostanza.

Cerini e Genoni non stigmatizzano solo la telefonata in questione con Caianiello, ma anche l’atteggiamento della maggioranza: «Nessuno sembra preoccuparsene – scrivono in una nota –.  Nessuno che si dissoci o prenda le distanze da questi comportamenti, a parte l’avvocato Diego Cornacchia del quale condividiamo la richiesta che il Comune si tuteli e ci tuteli, come cittadini».

I 5 Stelle si ricollegano al Consiglio comunale di ieri sera (leggi qui): «Abbiamo assistito a un riallineamento di tutta la maggioranza su un tema divisivo e complesso come Accam. La Lega, primo partito della città, si è piegata alla volontà del sindaco per salvare ancora una volta questa società, utilizzando decine di milioni di euro di soldi pubblici».

Quindi la richiesta di dimissioni: «Come abbiamo già fatto in passato, chiediamo che il sindaco faccia un passo indietro. Siamo pronti a portare una mozione di sfiducia in Consiglio comunale e chiediamo a tutte le forze politiche che credono nella legalità e nella trasparenza di aiutarci in questa azione».

Non manca un riferimento al Pd che «oggi chiede le dimissioni di Antonelli per voce del suo candidato sindaco Maurizio Maggioni», ma che in passato «non ci ha seguito in questa richiesta che già avevamo proposto per i gravi fatti della “mensa dei poveri”, che avevano interessato dirigenti e consiglieri del comune. Ribadiamo che noi siamo disponibili a decidere insieme qualunque azione di contrasto anche in sede di Consiglio, non abdicheremo al nostro ruolo di opposizione con un “non voto”». Il riferimento riguarda ancora la seduta dell’assise di ieri, che ha visto i dem non partecipare al voto sull’atto di indirizzo di Accam.

Redazione

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