Caratteristiche principali del presepe napoletano
Il presepe napoletano deve il suo nome agli artisti napoletani risalenti al 1600, che si imposero come obiettivo principale quello di ricreare la scena della natività in una chiave più realistica e suggestiva.
Se infatti nel presepe classico compaiono soltanto la Madonna, gli Angeli, ed il Pastore, nel presepe napoletano si lascia libero spazio alla fantasia, consentendo l’inserimento anche di contadini, venditori di frutta dell’epoca, bambini di paese, e tanto altro ancora.
Un'aggiunta che come vi abbiamo già accennato, ha lo scopo di rendere la scena della natività molto più ricca di particolari e suggestiva per colui che la osserva per la prima volta.
Napoli è molto legata al suo amato presepe, la sua preparazione è un evento condiviso in famiglia; sia grandi che piccini devono dare il proprio contributo alla creazione della scenografia, aggiungendo personaggi e decorazioni.
I presepi napoletani artigianali racchiudono una vera e propria storia al loro interno, tant’è che sarebbe un peccato lasciarseli sfuggire anche quest’anno, quando abbiamo la possibilità di acquistarli online a prezzi convenienti.
Andiamo a vedere insieme quali sono le statuine e i luoghi più utilizzati.
I luoghi del presepe napoletano
Il presepe napoletano innanzitutto privilegia un paesaggio di tipo montuoso, lasciando libero spazio a cammini tortuosi, solchi e vallate frequentate dai pastori. Ovviamente anche in questo caso si tratta di una scelta simbolica.
I pastori che si avventurano giù nella montagna emulano la discesa dell’uomo verso le tenebre, seguita poi da una rinascita. Successivamente troviamo il pozzo, un elemento molto odiato, di cui non è però possibile fare a meno.
Il pozzo rappresenta il collegamento tra gli spiriti maligni celati nelle acque sotterranee ed il mondo umano, spiriti che proprio durante la notte di Natale hanno la possibilità di uscire allo scoperto.
Non scordiamoci poi della Donna vicino alla fontana, giovane vergine a cui l’arcangelo Gabriele ha rivelato l’arrivo di Gesù sulla terra.
Nei racconti tradizionali dell’epoca, era proprio nei pressi di una fontana che avvenivano gli incontri più importanti in grado di stravolgere la vita dell’uomo.
Infine abbiamo la locanda, il cui significato viene spesso frainteso. La locanda ai tempi era un luogo utilizzato per la prostituzione e l’organizzazione di affari illegali, e rappresenta una vera e propria trappola per l’animo dell’uomo, che non deve lasciarsi cadere in tentazione.
I personaggi tipici del presepe napoletano
Tra i personaggi che nel presepe napoletano non possono mai mancare, al primo posto sicuramente troviamo i Re Magi, che dopo un lungo viaggio arrivano a rendere omaggio al figlio di Dio, portando ciascuno doni differenti.
Un significato molto importante viene assunto anche dalla zingara, che contrariamente a quanto potremo pensare, non è una presenza negativa all’interno della scenografia.
La zingara viene associata al culto delle Sibille, che erano in grado di prevedere il futuro. Proprio per questo motivo le sue mani sono occupate da piccoli chiodi, che predicono la fine del figlio di Dio, che compirà la sua missione dopo la crocifissione.
Dopo la zingara troviamo Ciccibac ngopp a bott, un grosso omone paffuto occupato nella degustazione di un fiasco di vino, ormai vicino all’ubriachezza.
Ciccibac rappresenta la lotta incessante tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra il bene ed il male, una lotta a cui l’uomo non riesce mai a porre fine nel corso della sua vita.
Infine, all’ultimo posto ma sicuramente non per importanza, il Pastore della Meraviglia.
Questo pastore viene rappresentato a braccia conserte, solitamente con la bocca spalancata; rappresenta lo stupore e la meraviglia a cui l’uomo può essere soggetto entrando in contatto con il mondo Divino.
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