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Attualità | 19 luglio 2020, 15:10

Nuovo ponte di Genova, Balotta (ONLIT): "Altro che esempio, ha gli stessi problemi del vecchio Morandi"

"Mal raccordato ai monconi dell'autostrada e con due sole corsie. Così come il fatto che il nuovo tracciato sia stretto e pericoloso, che obblighi a tenere una velocità da strada provinciale"

Nuovo ponte di Genova, Balotta (ONLIT): "Altro che esempio, ha gli stessi problemi del vecchio Morandi"

"Chi si scandalizza scoprendo che sul nuovo meraviglioso ponte di Genova, eletto a modello bipartisan per il rilancio del paese, si viaggerà a 70 km/ora (con tanto di autovelox) non deve preoccuparsi: quello sarà comunque il tratto più veloce delle autostrade liguri" cosi commenta in una nota Dario Balotta, presidente ONLIT (Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti). 

"Certo che è assurdo che il nuovo ponte replichi gli stessi problemi di quello vecchio, mal raccordato ai monconi dell'autostrada e con due sole corsie. Così come il fatto che il nuovo tracciato sia stretto e pericoloso, che obblighi a tenere una velocità da strada provinciale e, soprattutto, che imponga la realizzazione della gronda di Genova, tanto avversata dal Movimento 5 Stelle". 

"Questa vicenda si è dimostrata un boomerang che alla fine torna a colpire le tasche e la dignità degli italiani. Il Paese ha perso un'occasione drammatica per risolvere problemi già noti, e ha speso più tempo e più soldi per ottenere un risultato peggiore di quello che si avrebbe avuto organizzando una gara pubblica, invece che aggiudicare la ricostruzione per acclamazione al campione nazionale, che oggi ci consegna un'opera storpia" prosegue. 

"Ma quello che è veramente ridicolo è che quel singolo ponte sia eletto a cappella(ta) espiatoria di decenni di malcostume gestionale condiviso da ASPI, ANAS e dai Ministeri dell'Economia e dei Trasporti, visto che nelle stesse pericolose condizioni del ponte sono decine di gallerie e viadotti di quella stessa autostrada e di tante altre della rete nazionale". 

"Dopo il 14 agosto 2018 sono improvvisamente fioriti cantieri e monitoraggi su ogni ponte, viadotto e galleria d'Italia, a patetica e preoccupante dimostrazione di quanto non è stato fatto per decenni con la complicità del silenzio di chi avrebbe dovuto controllare, consentendo ai concessionari extra-profitti e, per ora, l'impunità" conclude Balotta. 

C.S.

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