Un imprenditore, un uomo che – come ha detto il direttore Andrea Confalonieri - «ha sempre usato le parole giuste». Così ha fatto anche nella diretta di VareseNoi Riccardo Comerio, bustocco alla guida della storica “Comerio Ercole” (è stata fondata nel 1885), presidente dell’università Liuc, già presidente dell’Univa e attivo nel tessuto sociale. A intervistarlo lo stesso Confalonieri, l’editore Enrico Anghilante e la giornalista Marilena Lualdi.
Le ha pronunciate, le parole giuste, partendo da un’immagine stupenda che prende dalla Divina Commedia, con Dante e Virgilio che lasciano l’inferno: «E quindi uscimmo a riveder le stelle».
Ha ribadito quale sarà la prima emergenza: garantire gli stipendi a fine mese, con le aziende che non hanno avuto la possibilità di fatturare. Ci ha raccontato di come la Cina fortunatamente abbia ripreso a pieno ritmo e questo sprona anche noi. E ancora di come stia accadendo alla “Comerio Ercole” dove in misura pur ridotta si continua a lavorare per un macchinario dedicato alla produzione di mascherine e a fare ricerca, sempre in questo campo, con ComoNext sul grafene.
Di certo, stiamo cambiando, siamo cambiati. Ma Comerio, senza nascondere le ombre e con osservazioni ferme su informazione e politica, ci ha consegnato un messaggio importante: qualcosa, di quel cambiamento, dovremo portarlo con noi: il valore delle relazioni, ad esempio. E soprattutto ripeterebbe oggi agli studenti della Liuc, ciò che disse pochi mesi fa all’inaugurazione dell’anno accademico: vogliamo essere presenti fino in fondo nel cambiamento, non subirlo. Anche questo è rivedere le stelle.