Un’ora di ricerca e dieci locali visitati per non trovare un bagno accessibile ai disabili. Avete capito bene. Mirko Della Pietra in carrozzina, insieme a Emanuela Romeo dell’Associazione Articolo Tre, ieri sera ha fatto un sopralluogo nei locali della movida varesina per documentare l’impossibilità di accedere ai servizi igienici per chi è nelle sue condizioni.
«Sebbene mi occupi di disabilità da anni, nemmeno io avevo mai fatto caso a come possa essere difficile, anzi impossibile, passare una serata nel centro città per chi si trova in sedia a rotelle – dice Emanuela Romeo al termine del sopralluogo – Torno a casa demoralizzata».
Premettiamo che i locali del centro storico possono, in deroga alla legge, non dotarsi di servizi igienici per disabili. «E infatti in molti non ci sono, ma anche in quelli in cui sono presenti, non sono praticabili. C’è il bar con rampa di accesso ma poi la carrozzina non passa dalla porta, oppure il water non ha maniglie d’appoggio, o ancora sono ai piani superiori o inferiori del locale senza possibilità di raggiungerli».
Diverso il discorso per i bagni pubblici. In centro ce n’è solo uno, in piazza Monte Grappa, ma chiude alle 16. «Se non possiamo obbligare i bar ad avere toilette per disabili, pretendiamo almeno che i servizi pubblici funzionino - dicono - Scriveremo una lettera all’amministrazione perché, come succede nel resto d'Europa, vi si possa accede tramite una chiave elettronica o un tesserino in dotazione ai disabili».
Un altro discorso ancora riguarda la pavimentazione della cosiddetta Piccola Brera, la zona dove sono concentrati tutti i locali della movida. «In via Cavallotti, per esempio, i lati della strada dove la pavimentazione è liscia, sono occupati dai tavolini. Al centro invece ci sono i ciottoli e la carrozzina non passa. Le ruote davanti, che sono più piccole, si incastrano tra le pietre con il rischio di ribaltarsi. Bisogna impennare sulle ruote posteriori, che sono più larghe, ma capite che sia impraticabile per un disabile da solo».
In conclusione, il centro città non è accessibile. «Speriamo che con l'anno nuovo l'amministrazione possa fare qualcosa anche per i disabili - conclude Mirko Della Pietra - perché abbiamo diritto anche noi ad uscire e divertirci».













