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Territorio | 02 settembre 2019, 14:36

Luino, due fine settimana di "Sport senza barriere"

Luino, due fine settimana di "Sport senza barriere"

E’ iniziato il conto alla rovescia per l’inizio di "Sport senza barriere", manifestazione che promuove l'inclusione tra atleti con disabilità e normodotati. Mancano infatti pochi giorni “all’invasione pacifica" di sportivi sul Lago Maggiore, a Luino, per una prima edizione di questo evento che ha richiesto circa tre mesi di preparazione di contenuti, tecnica e logistica.

Regione Lombardia, una serie di Comuni del Lago Maggiore tra i quali spicca proprio Luino, il Coni Lombardia, Il CIP ed un numero importante di altri partner istituzionali e commerciali, oltre ad operatori sociali, hanno voluto sostenere questo contenitore ideato da Marco Massarenti, Presidente Nazionale Federazione Sport e Tempo Libero di Unimpresa. Evento che si svolgerà proprio a Luino dal 6 all’8 settembre ed il 21 e 29 del medesimo mese e che è stato inserito nel programma della Settimana Europea dello Sport, iniziativa promossa dalla Commissione europea per stimolare i cittadini dell’Unione ad una corretta e consapevole attività fisica, indipendentemente dall'età o dal livello di forma. 

Sono ormai oltre 20 tra discipline sportive e laboratori didattici, dal rafting all’alpinismo, dal rugby al tennis tavolo, dal badminton al beach volley per citarne solo alcune – ha riferito Massarenti – quelle che saranno rappresentate in questa prima edizione. Ideare questo speciale contenitore ha richiesto oltre tre mesi di lavoro sul campo da parte di un gruppo di professionisti, tutto per costruire un contenitore in grado di favorire l’inclusione tra sportivi con disabilità e normodotati all'interno di incontri sportivi in diverse discipline"

Ci saranno anche tornei tra le forze dell’ordine ed il Maggiore, sotto la cura dei responsabili del circolo velico locale AVAV, sarà protagonista con prove in acqua spettacolari. Vi saranno poi momenti di riflessione con un convegno il 21 settembre dedicato al tema centrale di questa settimana, insomma un programma diversificato. "Abbiamo voluto promuovere - prosegue - anche un concorso di narrativa allo scopo di incentivare le attitudini linguistiche e letterarie dei giovani di questo territorio, quello del nord della provincia di Varese e dell’area del luinese, che vede la presenza di più licei. Ed è per questo che i concorrenti (nati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2007) sono stati invitati a produrre un racconto originale e inedito sulla traccia "Sport, disabilità e inclusione” che vedrà gli esami di una giuria tecnica nel mese di novembre con la relativa premiazione. 

Il valore aggiunto dell'iniziativa secondo gli organizzatori è proprio questo: far sperimentare da un lato un'esperienza motoria "diversa" a chi non deve quotidianamente sfidare anche le difficoltà oggettive di una disabilità nel praticare sport, e dall'altro mettere in condizione atleti con disabilità di confrontarsi "alla pari" con altri sportivi. Atleti che sfidano atleti in un sistema come quello odierno che esalta la ricerca della perfezione proprio nell’ambito sportivo.

“Questo progetto – prosegue il responsabile di Unimpresa - è un chiaro esempio di come si possa creare inclusione attraverso la pratica sportiva, di come si possano superare barriere ideologiche, emotive e psicologiche. Il gruppo di lavoro costituitosi ha al suo interno figure che si occupano ormai da molto tempo di scienze motorie, di medicina dello sport, di comunicazione, di psicologia. L’evento, come detto, è patrocinato da Regione Lombardia, Comitato Italiano Paralimpico, CONI Comitato Regione Lombardia, Federazione Italiana Rafting, dal Comune di Luino - che ha aiutato in maniera efficace anche nella gestione della preparazione dell’evento che vedrà diverse location della città impegnate ed un afflusso importante di persone - ed una serie di altre Istituzioni del territorio che hanno voluto appoggiare questa speciale tre giorni di crescita per tutti. Non possiamo tralasciare il prezioso sostegno ricevuto da Don Massimiliano Mazza, non solo per la parte logistica ma anche per i suggerimenti ricevuti e l’empatia mostrata". 

Il lavoro è stato suddiviso in aree di competenza, con un’attenzione non solo all'aspetto pratico ma anche a quella “divulgativo”, alle cosiddette “buone pratiche” che abbracciano chiunque faccia attività fisica, a qualsiasi età, a qualunque livello. "La volontà di tutti - aggiungono gli organizzatori - è quella di creare un evento che sappia fare rete, con il desiderio che si crei una “struttura” autonoma in grado di replicare questa esperienza con altre “puntate”, aumentando l’offerta sportiva locale per disabili e normodotati. Associare lo sport al mondo dei disabili è una azione che nasce dalla volontà di riconoscere anche nel soggetto con disabilità, un uomo dotato di potenzialità. Tra le più significative barriere “architettoniche” interne si trovano gli atteggiamenti e le motivazioni del soggetto con disabilità che può avere una scarsa consapevolezza delle proprie capacità e un basso livello di considerazione di sé. Questa mancanza di sicurezza si traduce poi nel sentirsi inadatto alla pratica sportiva ma, paradossalmente, questo può accadere ed accade anche per persone senza alcuna disabilità. La volontà del corpo di esprimersi, infine, soprattutto in soggetti con problemi motori, è determinante per quei soggetti che, potendolo, possono effettuare percorsi di recupero". 

Il programma di questa speciale settimana sportiva, che vede il sostegno di molte associazioni che si occupano anche di disabilità nella provincia di Varese, è suddiviso in due momenti nel mese di settembre. Una tre giorni di manifestazioni e due giornate finali dedicati a sport con la bicicletta, con un momento di studio e confronto con gli operatori. A corollario di questi momenti ludici non mancheranno occasioni di riflessione con gli sportivi presenti ed i testimonial che hanno aderito in maniera importante alla manifestazione. 

Merita una nota, ultima ma solo in ordine di citazione, la volontà di tutto lo staff e dell'intero circuito, di lavorare il più possibile "plastic free", come gesto di rispetto per l'ambiente. 

Redazione

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