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Territorio | 02 settembre 2019, 19:42

Bomba a mano sulla lapide dei caduti a Induno. L'Anpi: «Un'offesa al sacrificio di chi ha lottato per la libertà»

Dopo il rinvenimento avvenuto giovedì sera a Villa Bianchi l'associazione parla di «cultura dell'odio» e propone un dibattito pubblico sul tema.

Bomba a mano sulla lapide dei caduti a Induno. L'Anpi: «Un'offesa al sacrificio di chi ha lottato per la libertà»

Dopo il ritrovamento di una bomba a mano su una lapide dedicata ai caduti a Villa Bianchi a Induno Olona (leggi qui),  avvenuto giovedì scorso, arriva la dura reazione dell'’Anpi locale.

«L'Anpi di Induno Olona - scrive l'associazione in un comunicato - condanna la grave offesa arrecata alla memoria dei Partigiani, ai loro cari e alla popolazione democratica a seguito dell’esecrabile atto avvenuto nel nostro paese dove ignoti hanno posto  una bomba “inerte” sulla lapide che ricorda i Partigiani caduti. Chi ha commesso questo atto offende il sacrificio di tutti coloro che per la libertà e la democrazia di cui oggi godiamo, lottarono fino al sacrificio della loro vita».

«A chi ha compiuto questo atto - scrive il presidente dell'Anpi indunese, Susanna Vanoni - ricordo che i partigiani appartenevano  e provenivano da ideologie politiche differenti e lottarono insieme contro il fascismo che, con il terrore l’odio e l’oppressione governò l’Italia e la condusse a combattere più guerre prima di giungere alla devastazione della seconda guerra mondiale».

«Questo atto - prosegue la nota - è frutto di una cultura dell’odio che in questi anni, godendo della democrazia e della libertà del nostro paese, ha potuto imperversare sui social, nelle televisioni e nelle diverse trasmissioni a discapito del confronto e del dialogo democratico. La locale sezione dell’Anpi propone un pubblico dibattito su quanto avvenuto  e sulla attività che l’Anpi svolge. Ne daremo più presto informazione sul luogo e sulla data dell’incontro».

Redazione

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