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Calcio | 24 novembre 2019, 23:15

IL COMMENTO DELLA PRO. Le bimbe in campo insieme ai giocatori per dire no alla violenza sulle donne, l'applauso a Gucci: questa è la vittoria

La Pro Patria pareggia con la Pistoiese ma allo Speroni si è visto qualcosa che va oltre qualunque risultato. Con 826 spettatori dovremmo aver toccato il fondo: ora si tornerà a orari più umani e a misura di pubblico reale

Le bimbe sfilano accanto ai giocatori di Pro Patria e Pistoiese prima del fischio di inizio per dire no alla violenza sulle donne

Le bimbe sfilano accanto ai giocatori di Pro Patria e Pistoiese prima del fischio di inizio per dire no alla violenza sulle donne

La Pro Patria pregusta la vittoria, ma il ghiotto boccone che vale in menù i tre punti scivola via sotto la pioggia. E sotto i morsi di una Pistoiese che non cede all’appetito tigrotto.

Nel secondo tempo Mastroianni fa sperare per quasi un quarto d’ora il popolo biancoblù, ma poi Cappelluzzo cambia il sapore di questa domenica. Non amaro, assolutamente, però un po’ insipido: 1-1, un altro pareggio. «Abbiamo dato il massimo - rende merito ai suoi Javorcic a fine incontro - La vittoria ci è mancata, è vero, ma abbiamo dato tutto». È mancata la gestione del vantaggio e i toscani ne hanno approfittato.

Una partita, aperta nel segno delle bambine: anche piccolissime e immense, quelle che hanno sfilato accanto ai giocatori delle due formazioni prima del fischio di inizio per dire no alla violenza. Un’immagine lampo e carica di emozione sotto il fiume di acqua, che sembrava non sfiorare nemmeno gli ultras. Meno ancora del solito gli spettatori, 826, ma dovremmo aver toccato il fondo perché se il cielo vuole, si torna a orari più umani e a misura di pubblico reale. E quel “meno” non si è affatto sentito, per come ha spronato i tigrotti alla vittoria fino all’ultimo istante. Segno particolare, l’applauso spontaneo all’ex Gucci quando è entrato in campo: un gesto generoso perché il pubblico ha consegnato così una “cambiale in bianco” , il suo affetto anche di fronte a un giocatore che conosceva come temibile attaccante.

«Una squadra difficile da affrontare, fisica, determinata, combattiva, ce l’aspettavamo» sono le parole di Pancaro, il primo a varcare la sala stampa. E lo stesso Gucci di lì a poco confessa l’emozione: «Sì, sono commosso da questo pubblico. Se ho parlato con Javorcic? Ci siamo salutati certo».

Poco dopo l’allenatore biancoblù commenta: «La Pro ha dato tanto a Gucci, e anche Nico ha dato tanto alla Pro Patria, merita questo affetto». E il mister ringrazia ancora una volta il pubblico dello Speroni: «Ci ha dato una mano, questo è un campo difficile in cui giocarci contro. Per il resto abbiamo tanta gente fuori, il che ci limita nelle rotazioni, comunque ribadisco, abbiamo dato tutto, nel contesto ci manca solo la vittoria».

Kolaj è andato ancora vicinissimo al gol: «Inoltre tante situazioni sono nate dalle sue giocate. È un ragazzo da indirizzare e tenersi stretto. Se pretendiamo che segni a ogni partita… Non mettiamogli troppe pressioni, è un ’99 e l’obiettivo del calcio dev’essere anche questo, far lavorare i ragazzi giovani».

Il clima positivo viene ribadito da Bertoni: «La prestazione c’è stata tutta, siamo sulla strada giusta. Dobbiamo riuscire a dare qualcosina ancora di più tutti. Ci siamo tirati un po’ indietro dopo il gol e l’abbiamo pagata. Dobbiamo lavorarci. Vincere fa morale, ma dobbiamo rimanere positivi».

Qui sotto il video dell'entrate in campo di Pro Patria e Pistoiese con la scritta rosa "No alla violenza sulle donne" e quello della festa dopo il momentaneo 1-0 tigrotto siglato da Mastroianni.






Marilena Lualdi


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